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Com’è la tua ansia?


L’ansia, come la rabbia, la tristezza, la felicità, il disgusto, la gioia, ecc., è un’emozione. Essa ha una funzione precisa: metterci in allarme di fronte a una situazione di pericolo. In quest’ottica è un’emozione positiva poiché davanti a potenziali minacce ci permette di percepire il rischio e di mettere in atto quei comportamenti volti alla sopravvivenza (scappare, attaccare, chiamare aiuto).

Tuttavia l’ansia può manifestarsi in forme disadattive. L’ansia eccessiva e il panico fanno reagire in modo poco funzionale alla situazione e possono trasformarsi in fobie, terrore, attacchi di panico, dolori corporei, sudorazione, palpitazioni, difficoltà a respirare. Nelle manifestazioni più significative, ansia e paura condizionano la vita della persona, talvolta presentandosi come un limite alla libertà individuale. Ad esempio, chi ha paura dell’ascensore non lo utilizzerà, chi ha paura degli spazi aperti preferirà stare a casa, chi teme gli scambi sociali tenderà a evitare i contatti con le persone, chi ha paura di prendere l’aereo sceglierà viaggi che escludano questo mezzo di trasporto, chi ha paura dei cani non riuscirà ad andare a casa dei propri migliori amici amanti degli animali a quattro zampe.

Numerose ricerche hanno dimostrato che la pandemia da Covid-19 ha aumentato il carico d’ansia amplificando i sentimenti di questo tipo e incrementando l’incidenza di tali disturbi. I risultati hanno evidenziato che, in media, i giovani (18-34) riportano maggiori sintomi di ansia e depressione rispetto agli adulti (35-64) e gli adulti riportano maggiori sintomi di ansia e depressione rispetto agli anziani (>64).

Se in condizioni normali l’ansia è protettiva, quando è sproporzionata danneggia la persona. Quali sono le circostanze in cui ti senti ansioso? Ti senti sopraffatto dalla situazione? Riesci a gestire le implicazioni dell’ansia? L’ansia patologica è purtroppo frequente: circa il 25% della popolazione generale soffre o ha sofferto di manifestazioni ansiose tali da compromettere significativamente l’equilibrio psicologico. Si può riuscire da soli a trovare i modi per diminuire l’ansia, ma in alcuni casi si può sentire il bisogno di lavorare su di sé in terapia per indagare le cause profonde che scatenano questo stato d’animo.


Dott.ssa Debora Vermi

Psicologa Psicoterapeuta

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