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Disturbi d'ansia e panico

Comprendono quei disturbi che condividono caratteristiche di paura e ansia eccessive, persistenti e difficili da gestire. Il panico consiste nella comparsa improvvisa di paura o disagio che raggiunge il suo picco in pochi minuti, emergono tachicardia, sudorazione, tremori, sensazione di soffocamento, nausea, paura di perdere il controllo, paura di morire. L’ansia e il panico possono manifestarsi in diverse situazioni e in svariate sfumature.

Depressione e disturbi dell'umore

I disturbi depressivi sono caratterizzati dalla presenza di umore triste o irritabile. Alcuni elementi ricorrenti: avere difficoltà a pensare, sentirsi tristi, vuoti, disperati, scoraggiati, avere frequenti pensieri di autosvalutazione o di colpa, disinteresse verso le attività quotidiane, mancanza di energie, insonnia o ipersonnia, perdita o aumento di peso. Queste condizioni possono compromettere il funzionamento della persona in ambito sociale, lavorativo e famigliare.

Lutto

La perdita di una persona è un passaggio delicato durante il quale può essere fondamentale rivolgersi allo psicologo. Si possono riscontrare stati di persistente desiderio/nostalgia verso chi non è più con noi. Tristezza e dolore emotivo più o meno intensi. Preoccupazione per la persona deceduta, per la sua sorte o per le circostanze della sua scomparsa.

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Problemi

di coppia e separazioni

Nelle relazioni di coppia si possono attraversare  momenti di crisi. Il malessere che contraddistingue tali passaggi può derivare da numerose motivazioni, ad esempio un allentamento del legame o la messa in discussione dei propri bisogni. Possono concorrere al peggioramento della relazione eventi esterni, interferenze famigliari, rottura della progettualità condivisa.

In caso di separazione possono emergere la sofferenza verso il distacco e reazioni emotive inaspettate.

Disturbi di personalità

I tratti di personalità costituiscono il nostro modo di percepire, rapportarsi e pensare l'ambiente e noi stessi. Si manifestano in un ampio spettro di contesti sociali e personali. Quando tali tratti di personalità diventano rigidi e disadattivi, possono causare compromissione funzionale o disagio soggettivo. L’esordio risale all’adolescenza o alla prima età adulta.

Disturbi correlati a traumi

La sofferenza psicologica che segue l’esposizione a un evento traumatico è molto variabile. Si possono rilevare ansia, paura, ma anche rabbia, aggressività. Ricordi involontari e intrusivi dell’evento traumatico, sogni spiacevoli, evitamento degli stimoli associati (oggetti, situazioni o persone). Inoltre possono presentarsi esagerate risposte di allarme, difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, irritabilità, difficoltà a concentrarsi, marcata riduzione di interesse o partecipazione ad attività significative, esagerate convinzioni negative su se stessi e/o sul mondo, persistente incapacità di provare emozioni positive.

Stress

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La vita quotidiana è costellata da tanti piccoli stress. Quando si prende coscienza di non disporre delle risorse o delle strategie per far fronte alle circostanze, lo stress può avere un impatto dirompente sul benessere. Il disagio interiore si può trasformare anche in problemi somatici (es: dolori addominali, nausea, gastrite, mal di testa, stanchezza mentale, irritabilità).

Difficoltà in età evolutiva

L’infanzia e l’adolescenza sono parti integranti del ciclo di vita della persona e sono caratterizzate dal progressivo sviluppo cognitivo, affettivo e comportamentale. In questo periodo si affrontano numerosi cambiamenti e mutano le richieste da parte dell’ambiente. L’ingresso a scuola, l’integrazione con i coetanei, l’apprendimento di regole sociali, le maturazioni del proprio corpo, il raggiungimento dell’autonomia sono solo alcuni degli esempi di situazioni in cui il bambino e l’adolescente possono incontrare delle difficoltà tali da comprometterne il funzionamento.

Disturbi alimentari

I disturbi alimentari sono caratterizzati da comportamenti che alterano il consumo o l’assorbimento del cibo e che possono compromettere la salute psico-fisica della persona. Tra questi l’utilizzo di condotte restrittive come l’evitamento o la diminuzione nell’assunzione degli alimenti possono portare a una significativa perdita di peso, a cui si accompagna una forte paura di ingrassare e un’alterazione della percezione del proprio corpo. In altre circostanze emergono episodi di abbuffata in cui si ha la sensazione di perdere il controllo di ciò che si sta facendo.

Disturbi del sonno

Sono eterogenei. L’insonnia infatti può presentarsi in diverse forme: complicazioni ad addormentarsi; difficoltà a mantenere il sonno a causa di frequenti i risvegli notturni; risveglio precoce al mattino con incapacità a riaddormentarsi. L’ipersonnia è un’eccessiva sonnolenza che emerge nonostante un periodo principale di riposo di 7 ore e crea disagi a livello sociale, lavorativo, cognitivo. Le persone lamentano insoddisfazione riguardo la qualità e la durata del sonno. Spesso sono accompagnati da depressione e ansia.

Sintomi
somatici

Sono problematiche fisiche (ad esempio cefalea, mal di pancia, nausea, mal di stomaco, tremori, vertigini) non spiegabili a livello medico. Spesso la persona si è inizialmente rivolta al medico di medicina generale o ad altri specialisti per comprendere l’origine del malessere, senza però ottenere risposte certe. Sono presenti pensieri, sentimenti e comportamenti eccessivi correlati ai sintomi somatici o associati a preoccupazioni relative alla salute.

Difficoltà nello studio

La persona non riesce a studiare e i risultati sono poco soddisfacenti. Sono presenti frustrazione, ansia, preoccupazione, senso di colpa, stress. A queste emozioni si collegano perdita di interesse, difficoltà di concentrazione e distrazione frequente. Se permangono le difficoltà e non si riesce a modificare la situazione, possono manifestarsi una grande sofferenza, pensieri svalutanti, calo della motivazione allo studio.

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